AFEC incontra Progetto Grajau’

grajaùProgetto Grajau’ nasce dall’amore e dall’affetto ricevuti dal nostro amico e collega Andrea De Petris durante un suo soggiorno nella missione Santa Doroteia, situata nella favela Jardim Cipramar del quartiere Grajau’, alla periferia sud di San Paolo del Brasile, dove ogni giorno, prima e dopo la scuola, si ritrovano circa 180 bambini e ragazzi dai 6 ai quindici anni di età, a svolgere attività ricreative, educative e sportive, lontano dai pericoli della strada ed alla ricerca di un’opportunità di salvezza. Lì molti ragazzi, infatti, soprattutto nell’età dell’adolescenza, incolpevoli prigionieri di un ozio forzato e della inesorabile lotta per la sopravvivenza, entrano nel giro della droga, della violenza e della prostituzione infantile.

Il Centro di Convivenza si inserisce in questo contesto come una piccola oasi, dove l’amore e la passione di bambini, educatori, suore, volontari delle più diverse estrazioni, esercitano una presa diretta e taumaturgica su chi ha la fortuna di imbattersi in quella realtà di grande povertà e degrado, ma allo stesso tempo pervasa di semplicità, dignità,  generosità e  senso dell’ospitalità.

Così, quel  pieno di energia, al ritorno di Andrea a Roma, contagia anche gli amici più stretti, (Stefano Fazi, Alessandro Longhi e gli avvocati Francesco Chiappetta, Simone De Petris, Gianluca Loreti e Marco Ieradi), che, con il solo potere evocativo del racconto e delle immagini, vengono, a propria volta, magicamente travolti dalla forza naturale che quella piccola porzione di mondo, sperduta nella periferia di San Paolo, riesce a sprigionare.

Dopo le prime spontanee iniziative volte a sostenere i frequentatori della missione, lo scorso 14 febbraio il Progetto Grajau’ è diventato un’Associazione ONLUS, con lo scopo istituzionale di dare un aiuto  continuo, morale e materiale, alla comunità dei bambini del Centro di Convivenza di Santa Doroteia.

Molte sono le esigenze primarie da soddisfare ed, altrettanti, i vari obiettivi prefissati a breve e medio termine, tra i quali, quello di istituire un fondo destinato a garantire, ai frequentatori, le cure mediche che si dovessero rendere necessarie, oggi precluse  per le loro condizioni economiche e per le  carenze del sistema sanitario pubblico.

La nostra ONLUS è appena nata, ma l’affetto e la condivisione dei nostri amici ci ha già consentito di lasciare una prima concreta traccia a Grajaù e, cosa ancora più importante, di creare un ponte ideale con un mondo solo apparentemente lontano e diverso dal nostro.

Un ponte, che, nel prossimo mese di maggio ci permetterà di portare di nuovo altri 10 piccoli amici per qualche giorno qui da noi. Nel 2011 questa esperienza ha avuto un esito straordinariamente positivo e le suore dorotee ci hanno testimoniato, quasi con incredulità, il patrimonio di valori e di speranza che quei primi 10 bambini seppero riportare indietro, non soltanto attraverso una crescita ed una maturazione individuale, ma anche alimentando le aspettative di chi, da quel momento, ha deciso di profondere ancora più impegno per inseguire questa possibilità.

Per dare solidità a questo ponte, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti e siamo davvero felici ed onorati che anche l’Associazione che prende il nome da un uomo meraviglioso e sensibile a queste tematiche, come l’avvocato Emilio Conte, si sia offerta di  esserci vicina e di avviare un percorso insieme che non potrà che portare a grandi risultati.

Marco Ieradi

Membro del direttivo della Associazione Forense Emilio Conte.